Tutti vogliono vivere una vita spensierata, felice e facile, innamorarsi, apparire perfetti e fare soldi, essere popolari, rispettati e ammirati.
Chi non lo vorrebbe, giusto?
Se ti chiedo: “Cosa vuoi dalla vita?” e molto probabile tu dica qualcosa del tipo: “Voglio essere felice”. E, come puoi immaginare, non vuol dire un bel nulla.
Una domanda più interessante, una domanda che forse non hai mai considerato prima invece è:
“Quale dolore vuoi nella tua vita? Per cosa sei disposto a lottare?”
Tutti vogliono avere un lavoro straordinario e l’indipendenza finanziaria, ma non tutti vogliono soffrire per settimane lavorative di 60 ore, lunghi spostamenti pendolari e scartoffie, navigare tra gerarchie aziendali arbitrarie e colleghi che ti vogliono rubare il posto. Le persone vogliono essere ricche senza il rischio, senza il sacrificio, senza la gratificazione ritardata necessaria per accumulare ricchezza.
Tutti vogliono avere una relazione fantastica, ma non tutti sono disposti ad affrontare le conversazioni difficili, i silenzi imbarazzanti, i sentimenti feriti e lo psicodramma emotivo per arrivarci. Fa parte del gioco dell’amore. Non puoi vincere se non giochi.
E così si accontentano e si chiedono
“E se?..“
per anni e anni fino a quando la domanda si trasforma da
“E se?”
In
“Era quello il treno che ho perso?”
La felicità richiede lotta.
L’esperienza positiva è facile da gestire. È l’esperienza negativa con cui tutti noi invece dobbiamo lottare. Pertanto, ciò che otteniamo dalla vita non è determinato dalle emozioni positive che desideriamo, ma da quali emozioni negative siamo in grado di reggere.
Le persone vogliono un fisico straordinario, ma in pochi sono disposti a passare tre ore della propria giornata in palestra o seguire una dieta.
Le persone vogliono avviare un’attività in proprio o diventare finanziariamente indipendenti. Ma non diventi un imprenditore di successo se non trovi un modo per apprezzare il rischio, l’incertezza, i ripetuti fallimenti e lavorare per ore su qualcosa di cui non hai la più pallida idea se avrà successo o meno.
Ciò che determina il tuo successo non è “Cosa ti piace?” ma piuttosto: “Quale dolore vuoi affrontare?” La qualità della tua vita non è determinata dalla qualità delle tue esperienze positive, ma dalla qualità delle tue esperienze negative. E diventare bravi ad affrontare le esperienze negative significa diventare bravi ad affrontare la vita.
Tutti vogliono qualcosa, ma non tutti sono consapevoli di cosa vogliono “abbastanza”.
Perché se vuoi i benefici di qualcosa nella vita, devi volere anche i costi.
Se vuoi il fisico da spiaggia, devi volere il sudore, il dolore, lo sport già dalle prime ore del mattino e i morsi della fame. Se vuoi lo yacht, devi anche volere le notti in bianco al lavoro, gli affari rischiosi e la possibilità di far incazzare una persona o diecimila.
Se ti ritrovi a desiderare qualcosa mese dopo mese, anno dopo anno, eppure non succede nulla e non ti avvicini mai ad essa, allora forse quello che vuoi davvero è una fantasia, un’idealizzazione, un’immagine, una falsa promessa. Forse quello che vuoi non è quello che vuoi, ti piace solo volerlo. Forse in realtà non lo vuoi affatto.
A volte chiedo ai miei pazienti: “Come scegli di soffrire?”
Lo chiedo perché questo mi dice molto di più su di te dei tuoi desideri e fantasie. Perché devi scegliere qualcosa. Non puoi avere una vita senza dolore. Non può essere tutto orsetti colorati e unicorni.
E alla fine questa è la domanda difficile che conta. Il piacere è una domanda facile. E praticamente tutti noi abbiamo risposte simili. La domanda più interessante è il dolore.
Quella risposta ti porterà effettivamente da qualche parte. È la domanda che può cambiarti la vita. È ciò che rende me, me e te, te. È ciò che ci definisce e ci separa, e alla fine ci unisce.
Volere la ricompensa e non la lotta. Volere il risultato e non il processo. Essere innamorati non della lotta, ma solo della vittoria.
E la vita non funziona in questo modo.
Chi sei è definito dai valori per i quali sei disposto a lottare.
Ciò non è semplicemenete forza di volontà o “grinta”.
Questa è la componente più semplice e basilare della vita: le nostre lotte determinano i nostri successi. Quindi, scegli saggiamente le tue lotte.
Dott. Mattia Palleva | Psicoterapeuta ©
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